domenica, Novembre 2, 2025
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Give Me 5 (Headbanging Edition) | vol. 103

Certi giorni ti svegli con la necessità impellente di saltare, ballare e urlare a squarciagola finchè le corde vocali non ti chiedono un armistizio.
Alla fine, se lo fai nel modo giusto, ti senti vuoto e incredibilmente felice, un monaco tibetano in surplus di consapevolezza e armonia verso ogni creatura del mondo.
Roba che se poi i vicini chiamano i vigili per il volume della radio, paghi la multa sorridendo.

Ecco, doveste sentirvi così, sfogatevi con questa playlist.

1. Biffy Clyro – That Golden Rule
Furore grunge trapiantato in Scozia, That Golden Rule è l’àncora di salvezza nei momenti in cui l’alternativa sarebbe spaccare la faccia a qualche essere umano intellettualmente ipodotato.
La coda è semplicemente epica, con l’unisono di chitarre distorte e archi in un costante crescendo ritmico.
Attenzione alla versione live: sconsigliata ai deboli di cuore.

2. Metallica – Enter Sandman
I Metallica sono probabilmente l’antitesi di tutto ciò che apprezzo e ricerco nella musica, eppure questa bomba resta uno dei brani più adatti al violento rilascio di energie.
Doveste avere la loro resistenza al vero headbanging (io starei a letto una settimana con la cervicale), questa è la colonna sonora perfetta.

3. Queen – Headlong
Nascosta tra le pieghe di Innuendo, ultimo album di Freddie Mercury e quindi anche dei Queen per come dovremmo ricordarceli, Headlong mette in pausa il sovraccarico emotivo del resto del disco in favore di una cavalcata senza tregua tutta assoloni di chitarra e batterie up-tempo.

4. Radiohead – Idioteque
Ogni volta che ascolto questo brano resto in bilico fra la paranoia più buia (Ice age coming! Ice age coming!) e l’incapacità di tenere fermo uno qualsiasi dei 752 muscoli del mio corpo. Idioteque va ascoltata almeno due volte di fila, la prima per svuotarsi l’anima e la seconda per cercare comprendere quanto sia perfetta in ogni sua parte.

5. Alkaline Trio – We’ve had Enough
Tappa finale del viaggio, Chicago. Qui gli Alkaline Trio pestano sull’acceleratore con il mix di distorsione punk e liriche nero pece che sono diventati marchio di fabbrica. E non c’è niente di più bello, vero e curativo che urlare “That’ it, we’ve had enough”. Basta, ne abbiamo abbastanza. Provare per credere.

https://www.youtube.com/watch?v=FDVtTvB_tjw

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Mattia Pace
Mattia Pace
Socievole, astemio, alto, discotecaro, vegano, sereno, cattolico, interista, analfabeta, biondo, metallaro, amante dei gatti. Ecco tutto ciò che non sono, se vi interessa il resto beviamoci una birra.
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