Una rubrica dedicata ai videogiochi? Ce n’era davvero bisogno? Sì, perché dietro a quegli occhiali hipster di tartaruga, alla barba volutamente finto-trasandata ed al libro di autore bielorusso morto suicida a 21 anni, abbiamo tutti giocato a Monkey Island sul pc dei nostri genitori o a Metal Slug ai cabinati al mare.
E poi perché l’arte è arte, e talvolta anche l’intrattenimento videoludico può esserlo.
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